Sei fatti sorprendenti su Gaza che scommetto non avete mai saputo.
1) Sapevate che Gaza ha il tasso più alto al mondo di interventi chirurgici di riassegnazione transgender?
Ogni volta che 500 terroristi armati vengono uccisi, secondo tutti i resoconti dei media diventano immediatamente donne.
2) Sapevate che la carestia a Gaza rende le persone sovrappeso?
Per 22 mesi, giorno dopo giorno, le Nazioni Unite hanno denunciato “fame” e “carestia”, anche quando ogni indagine e rapporto indipendente ha dimostrato il contrario, inclusa l’indagine delle stesse Nazioni Unite.
Il consumo medio di calorie a Gaza è tre volte superiore a quello della popolazione della maggior parte dei grandi paesi industrializzati messi insieme.
3) Sapevate che Gaza ha la più grande rete di informazione del mondo?
Letteralmente, a Gaza sono tutti “giornalisti”.
4) Sapevate che la Gaza sotterranea è grande il doppio della Gaza in superficie?
A quanto pare, Hamas è così ossessionato dalla morte che ha costruito un’intera città sotterranea in cui seppellirsi.
5) Sapevate che il “genocidio” a Gaza, a differenza del gen*cidio in qualsiasi altra parte dell’universo, significa che la sua popolazione aumenta in modo significativo?
6) Viviamo certamente in un mondo capovolto… e Gaza è il mondo immaginario dove tutto è possibile.
“Scrisse, scriveva, ritenne fin da ragazzo che fosse meglio osservare il mondo attraverso la scrittura. Poi, più grande, lesse le emozioni della vita posandole su un foglio di carta: non sa ancora se fu un errore ma comincia a nutrire seri dubbi sulle sue scelte." Non c’è più tempo si è detto e il tempo è volato via. Sono rimaste solo queste parole come cornice ad un uomo sconosciuto che non è mai riuscito a incontrare se stesso. Pensò che almeno qui lei capisse, continuò a crederlo contro qualunque evidenza. Che qui fosse finalmente diverso e senza fine, che qui fosse essenza vera e che solo questo importasse. Scrive ancora di tanto in tanto, poi socchiude gli occhi e guarda lontano ma non riesce più a scrivere quel che vede. Vincenzo voleva scrivere fin da ragazzino, gli piaceva l’idea del foglio, della penna e del pensiero che vi si fermava sopra. A lungo credette che anche il più piccolo evento serbasse in sè l’idea della vita e dei suoi misteri: scriverne era una magnifica a...
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