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LA SOLITUDINE DI NOI -

Desiderio di seno, di pelle, di labbra: cerco di penetrarti con le parole e ti bevo con la mente. Sono trascorsi pochi istanti ma non posso più tornare indietro, è una tensione inarrestabile verso un orgasmo liberatorio; te ne sei accorta e ti sei riconosciuta, mi agganci con i tuoi occhi verdi, quasi febbricitanti, e non mi lasci più. Forse pensavi che tutto questo non fosse possibile, pensavo anch’io la stessa cosa prima di conoscerti. Ascoltami, ora, in un attimo, sta morendo il vecchio ragazzo che sapeva molte cose. Al suo posto sta nascendo un uomo nuovo, ignorante di tutto, ma curioso d’ogni cosa. Parlami, signorina, avvelenami un po’ alla volta: sta scomparendo tutto, gli oggetti e le persone intorno a noi. Saremo soli io e te fra poco, assolutamente soli. Quel che non sapevo è che la solitudine di noi mi avrebbe accompagnato per sempre.

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Vincenzo

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