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Queste pagine sono state progettate per vivere in rete in modo autonomo: questo significa fuori dalle intemperanze di chi legge ma anche di chi le ha progettate. Troppe volte ho pensato di cancellarle, altrettante ho eliminato intere serie di articoli mai più recuperabili; i vostri commenti spesso hanno fatto l'identica ingloriosa fine. Non sono un soggetto da blog, non mi identifico nelle maggioranza delle vostre scelte intellettuali e sociali. Non ne sono capace. Però so con certezza che a queste condizioni, senza quello che voi chiamate "confronto" ma che io chiamo in altro modo, un luogo simile finisce come blog e diventa un'altra cosa. Trovategli voi un nome.

Commenti

  1. Non ritengo importante trovare un'etichetta per qualcosa. Le parole spesso vorticano nella testa e quando finalmente trovano un loro ordine, si possono fissare su un foglio virtuale o cartaceo, a beneficio di chi legge. Qualsiasi ispirazione è gradita, almeno per quanto mi riguarda. Se non ho niente da dire passo oltre. Surfinia

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    1. Quando scrissi questo post - almeno dieci anni fa- mi avevano quasi convinto della necessità assoluta di etichette e definizioni. Non mi piacevano e mi stavano strette. Tuttavia un certo ordine era forse necessario in questo ambiente, in sua assenza il blogger pian piano svaniva e non c'era per lui nessun'altra veste. Esattamente ciò che è accaduto, ciao Surfinia.

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L'autore del blog è andato via per sempre.

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