Il presidente del Consiglio è al mio servizio (inteso come cittadino rappresentare di una comunità nazionale), lo stesso vale per tutti componenti il suo governo. Le centinaia di deputati della Camera bassa e quelli meno numerosi del Senato della Repubblica sono al mio servizio. Rispondono a me del loro operato, rispondono a ciascuno di voi che leggete. In un sistema democratico parlamentare ognuno di questi signori risponde a noi: non si trova a Roma seduto sugli scranni della Camera o del Senato per originali ferie da trascorrere tra una chiacchiera e l'altra. Così per logica elementare dovrebbe essere: COSì NON E'!
“Scrisse, scriveva, ritenne fin da ragazzo che fosse meglio osservare il mondo attraverso la scrittura. Poi, più grande, lesse le emozioni della vita posandole su un foglio di carta: non sa ancora se fu un errore ma comincia a nutrire seri dubbi sulle sue scelte." Non c’è più tempo si è detto e il tempo è volato via. Sono rimaste solo queste parole come cornice ad un uomo sconosciuto che non è mai riuscito a incontrare se stesso. Pensò che almeno qui lei capisse, continuò a crederlo contro qualunque evidenza. Che qui fosse finalmente diverso e senza fine, che qui fosse essenza vera e che solo questo importasse. Scrive ancora di tanto in tanto, poi socchiude gli occhi e guarda lontano ma non riesce più a scrivere quel che vede. Vincenzo voleva scrivere fin da ragazzino, gli piaceva l’idea del foglio, della penna e del pensiero che vi si fermava sopra. A lungo credette che anche il più piccolo evento serbasse in sè l’idea della vita e dei suoi misteri: scriverne era una magnifica a...

Commenti
Posta un commento
L'autore del blog è andato via per sempre.