Passa ai contenuti principali

L' ULTIMO E COSì SIA

Io sono Enzo, Enzo Rasi. 
Dentro il mio nick c'è il mio vero nome, dentro quello che scrivo la mia anima 
e voi l'avete spesso ignorata. 
Forse lo avete fatto semplicemente perchè io non rispondo ai vostri canoni 
e sono inadeguato alla tendenza virtuale del periodo. 
Ebbene sì sono inadeguato e digerisco male i compromessi, eppure ne ho dovuti fare molti anch'io. 
Adesso però questa storia è finita,
 io scrivevo così, ora ho smesso, non mi interessa più, non nel senso che vedo 
interessa a molti di voi; 
mi interessavano altre cose e non le ho trovate.
Ero un solitario, sono rimasto tale.
È necessario imparare a leggere prima ancora di imparare a scrivere, 
non sono molti a saperlo fare. 
La gran parte delle persone incontrate in questo ambiente non ne sono capaci 
ma credono arrogantemente di sì. 
Se impari a leggere ti aprì alla conoscenza e all'analisi delle dinamiche umane: 
e così che non puoi disconoscere le tue responsabilità. 
Se leggi e leggi ad ampio spettro, se leggi oltre il tuo piccolo mondo, la tua piccola storia, 
se lo fai fuori dal conforto della tua ideologia di riferimento, 
entri in una dimensione affascinante e pericolosa. 
 Sono prove fondamentali per un intelletto vivo, spesso ti cambiano dentro.
 E ti lasciano solo. 
 Scrivere è un tentativo di eternità. Io sono dentro le cose che scrivo 
perchè esse sono sincere, raccontano la mia vita e i mei sogni 
ma quasi nessuno di voi in dieci anni ha mai commentato sull'argomento proposto,
 mi dispiace dirvelo ma è un difetto trasversale e copre sia lo zotico grezzo
 che il saccente intellettuale del web. 
Questo è un addio.



Commenti

Post popolari in questo blog

Vincenzo

“Scrisse, scriveva, ritenne fin da ragazzo che fosse meglio osservare il mondo attraverso la scrittura. Poi, più grande, lesse le emozioni della vita posandole su un foglio di carta: non sa ancora se fu un errore ma comincia a nutrire seri dubbi sulle sue scelte."  Non c’è più tempo si è detto e il tempo è volato via. Sono rimaste solo queste parole come cornice ad un uomo sconosciuto che non è mai riuscito a incontrare se stesso. Pensò che almeno qui lei capisse, continuò a crederlo contro qualunque evidenza. Che qui fosse finalmente diverso e senza fine, che qui fosse essenza vera e che solo questo importasse. Scrive ancora di tanto in tanto, poi socchiude gli occhi e guarda lontano ma non riesce più a scrivere quel che vede. Vincenzo voleva scrivere fin da ragazzino, gli piaceva l’idea del foglio, della penna e del pensiero che vi si fermava sopra. A lungo credette che anche il più piccolo evento serbasse in sè l’idea della vita e dei suoi misteri: scriverne era una magnifica a...

Domani

Io guardo il cielo sopra di me e voglio aspettare che questa sera smaltata e sensuale si spenga e mi lasci il tempo di capire e giudicare. La mia vita dorme nell’altra stanza, qui si sente solo il ronzio del ventilatore di raffreddamento del Pc. Silenzio, che meraviglia, così sembra tutto lontano. Anche la rabbia politica e quella esistenziale. E’ il senso della vita che mi sfugge o forse non la so raccontare? Domani mi impegnerò, domani quando questo silenzio imbarazzante sarà terminato.

ROMANTICI -

Ci infrangiamo sulle parole, sui loro spigoli lasciamo i resti di innumerevoli naufragi. Navighiamo attorno ad un concetto antico, vorrei dire obsoleto, ma bene o male viene sempre fuori una parola, quella parola che tenta di raffigurare la tempesta e la passione, l’istinto del silenzio dopo una danza vorticosa, il senso di un’infinita rincorsa: romantico, romanticismo. Sono romantico? Siete romantici? Cosa siamo quando ci denudiamo e, in segreto, malediciamo il pudore di abbracciare il nostro cuore con la mente? Una nota può raggiungere il cielo anche se lo strumento sta nel fango e un essere umano ha il diritto di crederci almeno una volta nella vita. Scrivo con la percezione che non tutto vien fatto per nobili ideali ma non tutto nasce imbrattato dalla parte peggiore di noi… A volte torniamo ad essere bellissimi.