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DISTACCHI

Ogni blog che chiude è una frattura. Ogni blog abbandonato più o meno elegantemente, più o meno correttamente è una fine dichiarata, non riesco a convincermi del contrario. Forse dipende dal fatto che attribuisco agli altri lo stesso impegno, desiderio e passione che ho usato io qui in questi anni: è un errore che porta spesso ad altri errori. Ci sono infine i distacchi più concreti, la nostra fine organica, la vita che finisce assieme alle parole che scrivemmo quando la mano poteva ancora muoversi e raccontare. Ho incontrato alcune morti in rete, me le son trovate davanti...e son rimasto in silenzio a leggerne l'eco; non so descrivere la sensazione di profonda malinconia provata. Su alcuni di questi luoghi ho lasciato una carezza verbale come un fiore che sia una traccia comunque ma so bene che alla fine l'oblio ci coprirà tutti. SED era una di loro, una blogger nominata all'interno di un blog particolare fermo da anni ( IL MONDO A TESTA IN GIU').
Una stagione terminata per entrambi.

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Vincenzo

“Scrisse, scriveva, ritenne fin da ragazzo che fosse meglio osservare il mondo attraverso la scrittura. Poi, più grande, lesse le emozioni della vita posandole su un foglio di carta: non sa ancora se fu un errore ma comincia a nutrire seri dubbi sulle sue scelte."  Non c’è più tempo si è detto e il tempo è volato via. Sono rimaste solo queste parole come cornice ad un uomo sconosciuto che non è mai riuscito a incontrare se stesso. Pensò che almeno qui lei capisse, continuò a crederlo contro qualunque evidenza. Che qui fosse finalmente diverso e senza fine, che qui fosse essenza vera e che solo questo importasse. Scrive ancora di tanto in tanto, poi socchiude gli occhi e guarda lontano ma non riesce più a scrivere quel che vede. Vincenzo voleva scrivere fin da ragazzino, gli piaceva l’idea del foglio, della penna e del pensiero che vi si fermava sopra. A lungo credette che anche il più piccolo evento serbasse in sè l’idea della vita e dei suoi misteri: scriverne era una magnifica a...

Incapace

Non sono mai stato capace di indirizzare le mie forze, i miei istinti verso qualcosa di concreto, qualcosa che mi potesse salvare veramente dall'erosione esistenziale che già cominciava a sgretolarmi a 20 anni! Uno sciocco dalla sintassi esemplare! Un nullafacente dalla cultura esplosiva e dalla capacità fortissima di non tenere niente di solido tra le mani.

Domani

Io guardo il cielo sopra di me e voglio aspettare che questa sera smaltata e sensuale si spenga e mi lasci il tempo di capire e giudicare. La mia vita dorme nell’altra stanza, qui si sente solo il ronzio del ventilatore di raffreddamento del Pc. Silenzio, che meraviglia, così sembra tutto lontano. Anche la rabbia politica e quella esistenziale. E’ il senso della vita che mi sfugge o forse non la so raccontare? Domani mi impegnerò, domani quando questo silenzio imbarazzante sarà terminato.