La scrittura preveda certo meditazione ma sia anche la porta aperta per una comunicazione dinamica senza la quale tutto appassisce e muore, Devo purtroppo dire che una buona parte di blog non riescono ad andare oltre la descrizione mediocre del fatto quotidiano, uguale a migliaia di altri e condizionato da una lettura che non può essere che dello stesso livello; mi dispiace, dentro anche il più piccolo fatto c'è un universo, a quello noi dovremmo tendere e a quello dovremmo regalare il nostro istinto vitale.
“Scrisse, scriveva, ritenne fin da ragazzo che fosse meglio osservare il mondo attraverso la scrittura. Poi, più grande, lesse le emozioni della vita posandole su un foglio di carta: non sa ancora se fu un errore ma comincia a nutrire seri dubbi sulle sue scelte." Non c’è più tempo si è detto e il tempo è volato via. Sono rimaste solo queste parole come cornice ad un uomo sconosciuto che non è mai riuscito a incontrare se stesso. Pensò che almeno qui lei capisse, continuò a crederlo contro qualunque evidenza. Che qui fosse finalmente diverso e senza fine, che qui fosse essenza vera e che solo questo importasse. Scrive ancora di tanto in tanto, poi socchiude gli occhi e guarda lontano ma non riesce più a scrivere quel che vede. Vincenzo voleva scrivere fin da ragazzino, gli piaceva l’idea del foglio, della penna e del pensiero che vi si fermava sopra. A lungo credette che anche il più piccolo evento serbasse in sè l’idea della vita e dei suoi misteri: scriverne era una magnifica a...

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L'autore del blog è andato via per sempre.