Qua dentro ci sono una gran quantità di testi, tutto rispecchia il mio mondo ma non mi convince più. Convincere non è il verbo giusto, in realtà ne servirebbe più d’uno per descrivere il mio stato d’animo. Ma chi è interessato a conoscerlo? La mancanza di fede è ciò che mi ha schiantato ma non ho nessuna accusa da fare a nessuno. Il virtuale è questo, prendere o lasciare e vale anche per me…forse vale per tutti voi. Scriviamo come sappiamo, se ci liberiamo è meglio.
“Scrisse, scriveva, ritenne fin da ragazzo che fosse meglio osservare il mondo attraverso la scrittura. Poi, più grande, lesse le emozioni della vita posandole su un foglio di carta: non sa ancora se fu un errore ma comincia a nutrire seri dubbi sulle sue scelte." Non c’è più tempo si è detto e il tempo è volato via. Sono rimaste solo queste parole come cornice ad un uomo sconosciuto che non è mai riuscito a incontrare se stesso. Pensò che almeno qui lei capisse, continuò a crederlo contro qualunque evidenza. Che qui fosse finalmente diverso e senza fine, che qui fosse essenza vera e che solo questo importasse. Scrive ancora di tanto in tanto, poi socchiude gli occhi e guarda lontano ma non riesce più a scrivere quel che vede. Vincenzo voleva scrivere fin da ragazzino, gli piaceva l’idea del foglio, della penna e del pensiero che vi si fermava sopra. A lungo credette che anche il più piccolo evento serbasse in sè l’idea della vita e dei suoi misteri: scriverne era una magnifica a...

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L'autore del blog è andato via per sempre.