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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Siamo così

Vorrei dirvi cari blogger che siete/siamo così, che usiamo internet, che leggiamo la stampa e guardiamo la tv con le sue immagini di guerra e distruzione in Ucraina perché una mattina del 6 giugno del 1944 10.300 giovani ragazzi americani e canadesi si fecero massacrare dalle mitragliatrici tedesche sulle spiagge della Normandia. Le truppe dei compagni russi da est e per via terrestre completarono l’opera verso il nido di vipere chiuso in un bunker a Berlino. Non trovate strano che forze così diverse ideologicamente tra loro si unissero verso un nemico comune? Infatti subito dopo aver chiuso la faccenda cominciarono a farsi la guerra tra loro, una guerra “fredda” come un quarto di pollo in gelatina ma molto pesante da digerire. Credetemi siamo una specie vivente venuta male. Adesso magari state pensando di aver di fronte il solito destrorso cretino al servizio di un americanismo radicale: non è affatto vero ma senza l’intervento giapponese a Pearl Harbour nel 41 oggi saremmo il risulta...

INTERLOCUTORI -

Per un pessimo interlocutore come me dover ammettere di non trovare contatti adeguati è veramente ridicolo. Ma è esattamente così. Scrivere in un blog sconosciuto e non commentato è un’opzione irreale, somiglia a certe commedie dell’assurdo, cose senza senso. Ma io sono arrivato alla conclusione che nella blogosfera sia dal punto di vista concettuale che da quello sintattico e letterario ci sia ben poco da spremere. I testi che lascio qui, sarebbe meglio dire abbandono, sono una traccia spedita nell’infinito del web. Non pretende più nulla, non cerca niente, vive di vita autonoma, era una parte di me, è rimasta tale. Addio

NON E' VERO -

Non è vero che mi faccio capire e, allo stesso modo, ciò che scrivo non mi rappresenta quanto io vorrei. Il blog è comunque il confine più vicino ai territori del mio spirito, da lì in poi devi inventarti pioniere.  Tutta la mia vita, quella che conta, l’ho trascorsa in un confronto impietoso tra i miei sogni, i miei impulsi e il mondo che m’era toccato di vivere; dopo i 16 anni sono saltato su così tanti campi minati che oggi dovrei essere solo uno storpio, un povero corpo mutilato da ferite non più ricomponibili. La libertà, la democrazia, l’amore e la rappresentanza, la società e perfino la storia, tutto questo enorme e composito fardello di idee non sono mai entrate dentro di me in modo naturale e piano: ogni anelito è stato sempre filtrato dalla cultura della mia generazione e dalla musica che ne era la più diretta emanazione. E ciò non l’ho mai compiutamente digerito!  Non c’è un concetto più avversato da quelli che nel ’68 avevano 16-18 anni di quello di un tutor , de...

L'abisso

Siamo finiti tutti e facciamo finta di niente: alcuni di noi continuano a rassettare il proprio universo, io tra loro, a cullare con gli occhi il segno del proprio peso sull’esistenza. Ma è tempo perso perchè ci aspetta il tempo nuovo, le nuove stagioni della nostra maturità assoluta che prenderà il posto di questa finta giovinezza disordinata e ci inchioderà al sapore perfetto di quello che siamo stati. Al di qua di questo blog c’è una stanza abbastanza grande che vive in un’apparente quieta penombra. I mobili hanno tutto il sapore e il colore che solo un certo tempo può regalare loro, gli oggetti posati su di essi raccontano la mia vita: spesso sono un racconto anche per me che credo di conoscerli bene. Al di qua di questo grande paravento informatico i bites svaniscono, perdono dignità, resta solo la scrittura; il nero su bianco scorre per me immutabile e vivo, mi prende quando sto per cedere all’accidia di vivere senza un senso, mi ama anche se io ho detto in giro di non amarlo più...

Il post più inutile del mondo

Il blog è la mia libertà espressiva in rete: ho sfruttato questa occasione offertami dalla tecnologia così come avete fatto voi. Esistono un’infinità di modi per gestire ” l’occasione”, moderazione, segnalazioni, avvertenze…anonimati: ognuna di esse rappresenta una SCELTA e avrà alcune conseguenze, io lo so bene e lo stesso vale per voi.  Non sono un blogger facile, più digeribile comunque di quanto non lo sia come persona reale credetemi, ma questo non esclude la possibilità di restare, finchè ne ho voglia, sul web. Esiste una specie di GALATEO DA RETE che ognuno di noi adatta a se stesso come più gli aggrada: io, certamente sbagliando, dò per scontate alcune cose che non lo sono, quindi adesso le dichiaro apertamente.  – Non ho mai avuto timori riverenziali verso chicchessia, ne dal punto di vista culturale ne da quello grammaticale e sintattico.  – Quando una cosa mi piace lo dico apertamente e lo scrivo in modo ancor più chiaro  – Questo blog è CASA MIA, decido i...

SEDUTI SU UNA BOMBA -

Nessuno esce vincitore da una guerra civile e nessun bene può venire dal sangue versato in ossequio a teorie politiche barbare e ben conosciute. Ma sento di dover dire che è incredibile come i nostri cosiddetti governanti (in questo caso nemmeno regolarmente eletti - ma è solo un dettaglio) non si rendano conto della situazione esplosiva su cui sono beatamente seduti. E' solo in un contesto devastato e senza speranza come quello odierno che l'idea rivoluzionaria prende peso e quindi forma. Monti e quelli che negli anni lo hanno preceduto e poi ancora i suoi sodali in Germania o in Francia, questi personaggi in doppiopetto grigio o in maglione falsamente scapigliato, gli adoratori dello Spread e dell'orgasmo finanziario stanno offrendo su un piatto d'argento agli eversivi di oggi quella occasione che essi non avrebbero mai costruito tanto bene.