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POSTMODERNO


Un po’ vi odio, soprattutto quando andate molto vicino alla verità: un po’ vi vedo quando scuotete la testa o dite ci è o ci fa? Però dovete capire che questo blog è già quasi interamente scritto e c’è un motivo, anzi forse più di uno.
Io sono fuori per adesso, ma ho trascorso la mia vita dentro e fuori due o più dimensioni parallele: non sono riuscito a far coincidere il Dott. R....medico dentista, divorziato da circa 20 anni, libero professionista in Catania con gli altri me. Per esempio con Vincenzo pelo rosso del movimento studentesco di Milano del 1970, con Enzo occhi chiari di Tiziana, con lo stesso di Ornella , con Enzomio di Giusy davanti al mare di Trapani, con Vicè di Radio Elle Palermo 100, 1 mGhz di frequenza stereofonica notturno sopra la città del 1978. Non ci sono riuscito nemmeno con gli altri belli esemplari di omo minchionis postmoderno come Enzo facciamo l’amore subito qui dietro villa Bellini del 1980 dentro questa cinquecento e il tenente d’artiglieria a Modena del 1981 ( si metta sull’attenti quando legge!). Qualche volta ci ho provato, qualcosa o qualcuno mi ha illuso di esserci riuscito..
Papà mi registri un pò di quella vecchia musica che ascoltavi quando eri giovane?
… sto per arrivare Enzo, ti amo
… lei è un uomo in conflittualità permanente, accetti questo 24 o è peggio per lei
… Collega Riccobono non penserà davvero che queste sue teorie sull’ordine dei medici siano accettabili?
… sei in ritardo di 15 giorni sugli alimenti Enzo!
La sensazione che ho da qualche anno è di essermi fatto stuprare, di aver permesso l’attraversamento liberodi me stesso e di averlo condiviso ignorandone l’effetto finale. Certo ci sarà pure un modo di sistemare prima o poi tutto questo materiale sullo scaffale: il blog che ogni tanto sfogliate serve anche in tal senso…o no?
Il Blog, tutti i miei blog, sono una parte della mia vita, quella che sono riuscito a scrivere perchè scrivo da sempre, sui quaderni con copertina nera degli anni 50 delle mie elementari ( quaderni che mia madre, la mia incredibile e amatissima madre conserva ancora) o sulle agendine da novello Heminguay degli anni che sono seguiti. Francamente credo che il cammino sia segnato e in fondo non mi dispiace, scrivo e mi incazzo mille volte al giorno, ho un nodo qui dentro che si scioglie solo così compulsivamente per un breve istante davanti alla fila ordinata di questi segni neri su fondo bianco. Il blog lo ripeto è già scritto, lo è stato da sempre, WordPress o Blogspot sono stati solo l’occasione, il mezzo per travasarci dentro tutta la parte di me che ci entrava, era scontato che tracimasse e rompesse i cabbasisi ai vicini…non sono un rompicoglioni, sono curioso e purtroppo so leggere e scrivere e lo sanno fare tutti gli altri me stesso che mi accompagnano. Non sono nemmeno così misurato e classico come faccio credere ( un po’ mi diverto) però non posso sfuggire nè alla mia educazione familiare e sentimentale nè alle mie esperienze: ci provo talvolta ad accomodarmi in salotto ( sono bravissimo anche in jeans e t-shirt) ma poi mi chiamano dalle altre stanze… Enzo che minchia stai dicendo? Enzo non so che fare di te… Cinzia sei per sempre… figli miei non ho una lira quindi stasera panini al lungomare… Dottore lei non è di qua vero? Si sono di qua e di là… mi accorci le maniche di questo smoking e faccia in fretta… Riccobono il suo tema è da 10 ma poichè non sono uso dare il massimo… Immaginazione al potere… Compagni del movimento siete fascisti!
Voglio chiudere il cammino qui nella mia isola e davanti al mare: mi pare bellissimo. Prima chiuderò questo blog ma solo quando le parole saranno esaurite, nella speranza che risuonino ancora a lungo nella testa di qualche giovane blogger che nulla sa di me e delle mie sciocchezze (rido a pensarci). Certo se in rete dopo qualche anno i blog fermi vengono cancellati…per favore copiatemi tutto come un incunabolo del trecento e ripubblicatemi altrove. 
Anche senza citarmi che tanto vengo fuori lo stesso. Anche con malizia. Anche con affetto se ne avete. Tanto prima o poi scriverò altrove mi hanno detto.

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