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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

NON E' VERO

Non è vero che mi faccio capire e, allo stesso modo, ciò che scrivo non mi rappresenta quanto io vorrei. Il blog è comunque il confine più vicino ai territori del mio spirito, da lì in poi devi inventarti pioniere. Tutta la mia vita, quella che conta, l’ho trascorsa in un confronto impietoso tra i miei sogni, i miei impulsi e il mondo che m’era toccato di vivere; dopo i 16 anni sono saltato su così tanti campi minati che oggi dovrei essere solo uno storpio, un povero corpo mutilato da ferite non più ricomponibili. La libertà, la democrazia, l’amore e la rappresentanza, la società e perfino la storia, tutto questo enorme e composito fardello di idee non sono mai entrate dentro di me in modo naturale e piano: ogni anelito è stato sempre filtrato dalla cultura della mia generazione e dalla musica che ne era la più diretta emanazione. E ciò non l’ho mai compiutamente digerito!  Non c’è un concetto più avversato da quelli che nel ’68 avevano 16-18 anni di quello di un tutor , dello stro...

OCCIDENTALE

Occidentale. Stanco di scrivere al vento e di far finta di condividere. Ucciso dalla inutilità di aver studiato e letto per decenni, di aver confrontato fonti diverse. Di aver amato il silenzio dopo la chiusura di un libro.  Occidentale del Sud, più vicino alla Grecia che a Berlino conosciute bene entrambi. Da Lampedusa ho lasciato sul confine del mare una lunghissima carezza, l’ultima che mi ricordi di me e di te amore mio. Stanco e guardo a oriente dove sorge ogni giorno la speranza. Occidentale.

E’ stasera che Enzo si prende la testa fra le mani e vorrebbe riprendere a fumare. Stasera che i giochi si sono invertiti e la solitudine si vende a prezzi di realizzo. Lascio il gatto sul divano e il cuore spazzato via dagli anni sbagliati, buona musica sapete, un evergreen di quelli che tutti abbiamo amato. Suonerà ancora a lungo.

RICCIOLE

Linosa, è una delle isole Pelagie (5,43 km2, circa 420 ab.) 20 miglia a NE di Lampedusa. Quasi equidistante dalla costa siciliana e da quella africana (79 miglia ca.) Agosto 1986- Bene, sto bene ma non lo trovo. Ho tirato fuori dal borsone tutto il suo contenuto ma non c’è: e questo è veramente incredibile perché stamattina alle 10 c’era…pronto all’uso. Angela, deve essere stata lei a prenderlo per dispetto, si sarà rotta definitivamente le scatole delle mie “pescate” quotidiane, mattina e pomeriggio, la sera no, ci mancherebbe che abbia un ruolo inferiore a quello di una cernia. – Eh? Che ne dici? Sai cos’è? Uno scorfano di quasi 800 grammi, guarda che meraviglia. L’ho beccato in un anfratto di roccia a meno di 5 metri, era perfettamente mimetizzato ma non mi ha fregato, sono…  – Devo cucinarlo? – lo guarda con indifferenza – oppure lo fai essiccare e lo esponi in bacheca? Mi fa incazzare da morire e lo sa, un po’ però ha ragione: la porto in un posto dove la temperatura media è ...

L'OMBRA -

Per episodi più o meno lunghi l’ombra che sempre proiettate sul mio intelletto acquista una corporeità vera; mi aiuta a giocare anche con la mia esistenza qui, a scambiarla nel mio immaginario con le mie parole e con le idee che sento aleggiare in modo palese in questa dimensione virtuale. Non c’è un’altra conoscenza che io desideri di voi, è un equilibrio sottilissimo e mi bastate fatti di parole e pensieri. Ma QUI e solo qui, fuori c’è la guerra e forse Enzo è già partito lasciando dietro di sè una tenue scia di sogni interrotti. Questo blog non cambia le carte in tavola le dispone solo in modo diverso perchè a me sembra di non aver più nulla da dire.

LA LUNGA FERITA AZZURRA -

Scendendo da Provenzana verso Linguaglossa, attraverso la pineta, mi sono immaginato lo Stretto e mi sono sentito in un film: tutto mi è sembrato lontanissimo, l’Italia, la Repubblica e la sua politica, Renzi, Grillo e gli altri. La lunga ferita azzurra che ci rende isola si snoda davanti agli occhi: poco meno di tre chilometri bastano a fare di un luogo un mondo a parte. La Sicilia scivola di fianco lungo i fianchi tondi e burrosi di una Calabria che è Sud pieno e dimenticato: una sala d’attesa infinita come il tempo necessario talvolta ad attraversare lo stretto. Mi sono sempre domandato se cè soluzione di continuità fra le due sorelle: c’è e lo senti nell’aria. Quella d’Aspromonte è antica e lontana, l’altra diluisce i pensieri nell’eventualità di un incontro finale.

Assiomi imperfetti

Sarebbe necessario avere un’idea precisa del termine “Nazione” , del suo significato culturale in senso lato, storico, culturale e religioso: in rete pare ce l’abbiano in pochi e si gioca pericolosamente con tale ignoranza. Si gioca in modo scorretto. L’assioma secondo il quale non si debbano impedire migrazioni di entità simili a quelle degli ultimi anni ma anzi le si debba favorire è PURA FOLLIA. Non ha alcun senso a meno che non si stia perseguendo una precisa strategia mirante a una nuova pulizia etnica applicata col metodo della sostituzione progressiva di una popolazione sull’altra, di una eradicazione dei principi economici culturali di certi popoli a favore di altri. Io non sono d’accordo e lo affermo in modo netto: l’islam non mi piace e non lo voglio tra i piedi. Questa affermazione, è grave me ne rendo conto, ma come si fa a separare una fede come quella nell’islam dalle sue conseguenze civili e sociali? E’ possibile sorvolare allegramente sulla realtà concreta di una societ...

ADDIO SARA

Sara il nulla ci assedia Intimorisce i contorni del ricordo Contesta il silenzio che solo potrebbe conservarci. Ma volte l’assoluto ha un peso scrissi. E tu eri già lì da sempre assieme all’inspiegabile malinconia cui il vivere così ci condanna. Sull’orlo di un diverso destino era il segno di uno sguardo che adesso qui si assiepa assieme alle parole indistinte. Cercarti non giova. Sorprendermi restituisce il giusto peso alle stelle e ai pensieri ogni giorno più distanti.