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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

CIAO EUROPA -

Le ultime dinamiche politiche mi ripetono con monotona cantilena che le spine che mi pungevano 30 anni fa sono ancora acuminate, e fanno male; la Sicilia in Italia non c’è. Non credo all’ideale europeo e quello unitario mi sembra ormai fatiscente purtroppo; non credo che una forte sensibilità culturale possa colmare vuoto immenso di un popolo e di una storia che ci ha consegnato ad altre realtà. La forbice si allarga, la storia si ripete, la tv ronza, non ha perso nessuno, sono tutti a cavallo delle cifre e delle statistiche, su e giù, maggioranza e minoranza discorsi vuoti. Io abito nella più grande isola del Mediterraneo un ottimo posto dove trascorrere le vacanze un pessimo posto dove fare gli europei o gli italiani. Nonostante i premi nobel, nonostante tutto. Ciao Europa, in fondo ti andiamo bene così.

TASTIERE -

Poi ti sedesti al piano e abbiamo parlato a lungo senza aprir bocca. Eri pieno di luce, il viso rivolto verso l’alto mentre le mani lunghissime e bianche sfioravano la tastiera. Sorridevi e la musica…Dio mio, la musica ci attraversò per sempre, bella come non l’ho mai più udita. Ma una volta può riempire un’intera esistenza. Una volta chiude parentesi che sospirano una fine dignitosa, completa il sogno in un attimo breve. E scompare lasciandoti solo la scia della nostra eternità.

ADDIO SARA

Sara il nulla ci assedia Intimorisce i contorni del ricordo Contesta il silenzio che solo potrebbe conservarci. Ma volte l’assoluto ha un peso scrissi. E tu eri già lì da sempre assieme all’inspiegabile malinconia cui il vivere così ci condanna. Sull’orlo di un diverso destino era il segno di uno sguardo che adesso qui si assiepa assieme alle parole indistinte. Cercarti non giova. Sorprendermi restituisce il giusto peso alle stelle e ai pensieri ogni giorno più distanti.

DICOTOMIA -

Non mi sono arreso ma questo non elimina la mia sconfitta nell’altra vita, là dove tra i 18, i 38 o i 60 la differenza esiste ed è palese. Cerco di vivere questa e quella, anzi ho provato talvolta a essere poligamo e farle risiedere entrambe le età vicino al cuore. Non ci sono riuscito, le due signore sono litigiose e incompatibili l’una all’altra, non ho alternative a questa dicotomia.

Giulia, lo so con sicurezza assoluta, la mia solitudine adesso è perfetta, tutte le altre vite non bastano per dimenticarci…nemmeno io sono scivolato via. Tre secondi fa ho pensato a Giulia e a quanto l’ho amata: non la cercherò, non la cerco più da anni, ma pensarla mi ha sistemato il cervello: adesso le carte si sono tutte rimescolate tranne la sua. Perchè lei bara e vince sempre. E adesso silenzio, questa storia è finita. Inchino.

LA MIA IDENTITA' -

Se mi perdo, se muto la mia identità, se mi svendo per qualsiasi motivo lo faccio, a qualsiasi obiettivo io possa tendere, sono certo che non produrrò niente di buono, niente di MIO, niente che abbia senso per me. In verità devo arrendermi all’evidenza, il mio sogno di parlare con tutti, di comunicare con tutti, di interagire con quello che era lontano mille miglia dal mio mondo senza subirne colpi pesanti, quel sogno si è ridimensionato qui in rete, nel luogo che concettualmente sembra il più adatto invece a nutrirlo. Sta diventando sempre più difficile tutto: i commenti e le teorie interpretative da cui scaturiscono sono sempre più spesso “fantasiose”. Le relazioni virtuali che nascono dalle cose che scrivo arrivano a distanze stellari dalle loro premesse! O sono false quest’ultime o c’è qualcosa di intimamente errato nelle loro dinamiche.