Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2018

LINOSA -

Mi calmo lentamente e già è quasi sera: Angelina ha ragione non mi accorgo del tempo quando sono laggiù sottacqua. Stasera le dirò che l’amo e ci sarà una luna che poi scomparirà per lasciare spazio a un oceano di stelle; il profumo del timo e del ginepro si fonderà con la sua pelle di donna e sarà bella e misteriosa come il mare scuro che ci circonda ovunque. Non faremo all’amore perché sarò troppo emozionato ma lei se ne accorgerà da un piccolo tremore mentre la bacio; mi spingerà il viso verso l’alto e mi chiederà… e io glielo dirò che ho incontrato il mare e finalmente lei tutta presa mi dirà: racconta.

ROTTE -

E’ impossibile spiegare seriamente dove va a spiaggiarsi la mente e la fede di un uomo come me, ci sono troppe rotte e nessuna di esse domina le altre per un tempo sufficientemente lungo.

SODALI

Qualcuno, superando il fastidio di aver a che fare con me, potrebbe chiedermi: perché non frequenti dunque esclusivamente i tuoi sodali? Invece di rompere le scatole con queste tue croniche lamentazioni perché non ti rapporti con persone uguali a te, con opinioni uguali, eliminando una volta per tutte il tuo è il nostro fastidio? Non posso farlo. Non ci sono sodali per come li intendo io, solo frange di pensiero unico opposto a quello descritto prima ma con l’identico vizio di fondo: assoluta predominanza dell’ideologia vissuta come assioma che tutto esclude e corrompe. La destra ha un colore diverso ma la stessa anima ignorante e arrogante della sinistra. Non riesco a cambiare finora, sono incapace di adeguamenti, non pratico compromessi, fondamentalmente ostico e estraneo alla quasi totalità delle mie frequentazioni virtuali. Su questioni come finis vitae e relativa legge, dinamiche parlamentari, dinamiche politiche, ideologie di questo secolo trascorso, storia italiana, cattolicesim...

SELINUNTE E L’ETERNITA’ -

Il cielo terso, immacolato, da azzurro era diventato blu intenso. Io, seduto nella mia poltrona, vidi comparire la prima stella: Venere mandò un lampo di luce e cominciò a brillare come un gioiello. Il sole, largo e arancione, s’era portato sulla verticale dell’acropoli, il suo disco, diventava nella parte inferiore, di un rosso carminio, come fosse venato di sangue. Non c’era più luce, piuttosto un riflesso interno e luminoso che aveva vita propria. L’astro scese tra le colonne del piccolo tempio dell’acropoli che erano diventate tanti minuscoli aghi neri, rilevati sullo sfondo del cielo e del mare. Adesso avevano entrambi un’impossibile tinta color indaco. Mi girava la testa. Non vedevo nulla, ma sentivo tutto con precisione assoluta. Poi, all’improvviso, questo stillicidio cromatico e temporale divenne un urlo viola. Il disco solare emise un respiro tagliente di luce rossa e il tempo si fermò.  Tutto immobile, il cielo, la terra su cui posavo i piedi, il sole pronto ad esser...

TRAMONTI A OCCIDENTE -

“Tramonti ad occidente” è la mia vita. I giorni infiniti, il gelsomino di sera e il profumo del mare sotto l’acropoli. E’ l’eternità di quando ero un ragazzino e il sogno che ancora non si è spento.  Tramonti ad occidente è l’unica cosa che ho scritto senza inquietudine, è il mio rifugio dell’anima.  Il testo fu scritto molto tempo fa e fa riferimento ad un'emozione e un ricordo di quasi 40 anni addietro. L'ultima volta che vidi Selinunte così come è qui descritta. Tutto il post, ogni suo rigo, virgole comprese è dedicato ai miei genitori.  A mio padre severissimo e austero ma capace di tenerezze improvvise: fu lui quella sera a invitarci a correre a piedi nudi sulle stoppie secche attorno ai templi. Ci disse - devi imparare a conoscere la tua terra dalla sua terra-  A mia madre che nella foto appare quasi trasognata col vento nei capelli: capii allora quanto l'amasse mio padre mentre la guardava camminare e noi le sfuggivamo di mano. Loro dentro di me ci sono ...

VIRTUALE SENZA VIRTU' -

Ci siamo inventati immagini complesse, abbiamo infuso vita artificiale ad ectoplasmi e li abbiamo chiamati veri; adesso i nostri giorni ne sono pieni e le larve si muovono come se fossero autonome. Parliamo e discutiamo con essi con la fittizia sicumera di aver davanti interlocutori reali; da questo ne conseguono esaltazioni e rancori che quasi subito dimenticano la loro origine virtuale, si fanno designare come veri ed invece sono soltanto riflessi di un riflesso.