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Visualizzazione dei post da 2015

AMORI PERDUTI

Amori perduti è un termine che mi insegue da tanto. Dentro l’amore quello vero vero c’è il senso di una perdita, di uno smarrimento profondo: se non ti perdi non è quel tipo di sentimento, può essere cento altre cose, tutte rispettabili, ma non quella cosa. Se ami sei perso per sempre, anche se tu poi non ami più o lei ti lascia, non conta. Conta il senso di una magia che non c’è più, che ti faceva fare e vivere in modo diverso. Diverso come? Diverso! Diverso camminare, respirare, mangiare o non mangiare, guardare un film o stare per i fatti propri ( si può anche da innamorati) e fare l’amore. Quello per la verità è un capitolo a parte, capitolo difficile. Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori, non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna pruriginosa fantasia sessuale, non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere. E lo spendi male, sempre. Io parlo per me, che di voi non m’importa in questo fr...

POESIA DI UNA RIGA

Poesia di una riga scorciatoia per un paradiso senza rate posizione certa del mio vivere incerto. Mi avvito senza fretta e sono già dentro il sogno il cuore dentro e gli occhi fuori a scrutare il fastidio e la mancanza le buone maniere e il mio definitivo commiato.

MEZZORA PRIMA

Credeva di averne di più.  A dir la verità non lo aveva mai considerato: il suo tempo nel tempo che viveva giorno dopo giorno. Pur avendolo riempito di un'infinità di cose inutili e lunghe, anche sacrificandolo ad una quantità di altri tempi diversi per fogge e prospettive, pensava di averne davanti ancora una misura praticamente infinita. Aprendo la porta dell'ascensore e premendo il tasto del piano quest'idea sottile cominciò a crescere dentro di lui: il tempo, il suo tempo a scadenza. Giunto al piano chiuse la porta del mezzo ad altre considerazioni scomode, aprì quelle dell'ufficio ed entrò. La decisione di prendere subito il caffè lo sorprese: era un gesto che stravolgeva le sue abitudini, non era nei programmi, non era nemmeno nella sua testa. Da dove veniva allora? La sua vita da moltissimo tempo aveva assunto a buon prezzo quel meccanismo autoregolante che serviva a non mettere niente in discussione: un'omeostasi esistenziale perfetta. E inutile. - Faccia un...

ALTRE STRADE-

Molti ormai in rete si sono via via convinti che scrivere scemenze ben vestite ed obbiettivamente ostiche e quindi in commentabili sia il preciso compito di un blogger “alternativo”. Non sarò io certamente a convincerli della stupidità e sterilità di tale convinzione: i Blog come mezzo di scambio e comunicazione avevano dei limiti intrinseci che adesso sono diventati palesi, può darsi che durino (incredibilmente) ancora qualche lustro oppure che implodano schiacciati dal loro stesso vuoto interiore. La comunicazione cercherà altre strade, le finte chat altri attori, i falsi scrittori nuovi editori. Solo l’amore continuerà a macerarci l’anima perché non troverà né pace né assoluzione.

VELE -

Il sartiame delle mie vele si sta lentamente consumando, credo che prima però si strapperanno le tele… il naufragio avverrà dopo. Avrei voluto vedere altro, guardare un orizzonte diverso: sinceramente ho creduto fino a poco tempo fa che in questo paese ci fossero energie più fresche e meno inquinate, mi piaceva avviarmi nella seconda parte della mia vita scrutando qua e là i riflessi di una crescita civile diffusa.

LENTIGGINI

Ho scritto per lunghi anni sino allo sfinimento, spinto da una febbre in cui il compiacimento era solo una piccola parte e il bisogno di verità e assoluto la segreta richiesta. Ne sono uscite cose come quelle che leggete: sono la mia verità? Sì lo sono e possono essere tenute in mano liberamente. Non rappresentano dogmi intoccabili, esprimono solo il mio desiderio di restare, il bisogno di non morire all’oblio delle emozioni e dei sentimenti che mi hanno sorretto nella vita. Sono la mia testimonianza, curata, levigata…amata. Io veramente non ho altro e non so scrivere di altro. Non so come ci stia riuscendo ma il tempo, frantumato in mille cocci, si sta assommando qui. Questa casa sull’acqua raccoglie molte delle mie stagioni e il passato rientra a cavallo del presente, il futuro che verrà si nasconde con malizia tra le pieghe di una metafisica provvisoria. Non ho alcun progetto. Non mi liberai ieri dello scandalo d’esistere. Non lo farò nemmeno oggi preferendo la leggerezza di pensar...

30 estati fa

PER ESPERIENZA -

Tu sai perfettamente come compiacere un uomo ed io come fare lo stesso con una donna: che l’omologazione sia ancestrale o meno non ci tocca poiché sappiamo denudarci benissimo ugualmente. E mentiamo spudoratamente mentre lo facciamo.

UN'ALTRA SICILIA, dedicato a Gingi

Signora, ignoravo l’abitudine del barone Cupani che somiglia per certi versi al tentativo di riempire lo spazio vuoto attorno a sè.  Il Tomasi ne scrisse nel suo romanzo, descrisse questa netta e per certi versi incomprensibile astrazione dal mondo corrente di coloro che culturalmente appartenevano ad una dimensione esistenziale diversa. Nel ballo a palazzo Ganci l’umanità in trine e frack probabilmente credeva veramente che la loro stagione non potesse finire mai; l’USA air force nel maggio del 43 diede loro una secca e definitiva smentita. Non si sopravvive a se stessi, non è possibile congelare i mille congegni che fanno di tanti particolari una società complessa. Tuttavia per chi seppur brevemente ha conosciuto questo tipo di umanità e cultura è molto difficile non pensare che almeno di essa dovrebbe serbarsi il ricordo intellettuale. Il Lucio Piccolo di Calanovella è l’autore dei ” Canti Barocchi”, Giuseppe Mostro scrisse ” il gattopardo”; non resta solo il ricordo di stranez...

LA DIFFERENZA

A vent’anni non puoi trascorrere la tua vita appoggiato a un legno, hai bisogno d’altro senti lo stimolo di altre cose, c’è il sesso e il suo profumo… ci sono le donne, l’altra faccia del pianeta. A ventanni dimentichi e bruci in fretta. Per qualche strano motivo, in un primo periodo, anche le donne furono intrise dal gusto del politico e dell’impegno ideologico, ma fu una stagione breve e convulsa troppo lontana dalla mia indole e dalle mie aspettative. Di fatto si era venuta a creare una situazione particolare, una specie di “ombrello” protettivo sotto cui riparare anche i sentimenti privati, un imprimatur laico senza il cui bollino le dinamiche sentimentali perdevano dignità. Una sciocchezza terribile e, come tale, rigettata da me in breve tempo. Ma il rigetto cominciò a segnare anche il mio distacco dalla routine dell’impegno politico e ideologico all’interno del movimento; quello che io credevo impossibile si ripresentava, sotto altre vesti, davanti ai miei occhi. Affermare e chie...

IN RETE -

Parlare di sè a mio parere più che impegnativo è pericoloso, la mia decennale esperienza in rete mi ha insegnato questo senza ombra di dubbio. Ma io non so scrivere diversamente. La enorme differenza tra lo scrivere in rete ( qualunque sia la forma, diario, racconto, saggio...) sta nel fatto che qui si interloquisce in tempo reale! Ritengo che sia una cosa fondamentale e non sempre positiva ai fini di una scrittura decente e vera perchè troppo forte è il rischio di "accomodare" il testo all'effetto che esso provoca nel pubblico che legge. Sarebbe una zona inesplorata dello scrivere? Forse sì, riveduta e corretta, con interlocutori adeguati (non obbligatoriamente consenzienti) forse sì. Qui sui blog viviamo un’esistenza parallela riuscendo a rovinarci anche quella, è il segno inequivocabile della stupidità umana, della nostra comune impotenza di fronte a situazioni che nascono diritte e proseguono deformate dai nostri fantasmi. Io continuo a scrivere, non mi importa se e ...

LE COLONNE D'ERCOLE -

Parlerò d’amore anche stasera. Per non sapere fare altro. Parlandone mi avvicino a stringere quella sensazione, mi avvicino e mi fermo sul limitare di un totale dispiegamento. Oltre non è concesso a nessuno andare, oltre le colonne d’Ercole c’è l’infinito dramma del non ritorno, della vita senza un perchè.

Un uomo è quello che ha amato: scrive di arte, politica, natura, musica e motori ma in verità scrive sempre e solo della stessa identica cosa: dell’altra metà del cielo. E, mentre scrive e descrive, quell’altra parte si fa beffe di lui e si allontana in un crudele gioco di Tantalo. Fine della corrente, il senso è tornato a passeggiare dove i commenti non lo possono agguantare e le parole restano vuote.