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Visualizzazione dei post da 2014

LA FEDE E IL RESTO -

Credo che non siamo solo quel che si vede o si scrive, non finiamo qui e non siamo terminati col nostro termine organico: vorrei chiamarlo Dio ma l'entità religiosa ufficiale con la quale sono cresciuto me lo ha tenuto distante da almeno 20 anni a questa parte. Non è colpa del Signore ma di certe interpretazioni, non è colpa della Croce ma dei roghi accesi attorno ad essa dagli uomini di chiesa. Spesso è stato il Vaticano ad allontanarmi dalle manifestazioni pubbliche di fede.

Il pensiero di quella sera se ne andò verso sud: credeva di trovare il suo ultimo approdo là dove aveva sognato una vita diversa per l’ultima volta. Trovò solo altro mare e un piccolo gruppo di amici a salutarlo per il suo prossimo viaggio. Aleggia da quelle parti, mi aspetta lì, sa che arriverò e ce ne andremo assieme, io lui e i nostri sogni, così come siamo nati.

LIQUIDA

Piove ininterrottamente da ieri. Col viso poggiato sui vetri della finestra disegno fiati e gocciole che pian piano scivolano giù. Non ho stagioni preferite in assoluto, piuttosto mi piace il loro alternarsi, il loro correre e trascorrere le une nelle altre. Come la mia vita e le vostre che sento frusciare dietro i separè degli indirizzi informatici. No, non è tristezza, sono solo acquattato sul battito del mio cuore. Più tardi mi innamorerò di un’altra donna fingendo di non riconoscerla poiché è sempre la stessa. Le dirò: " Sono qui, dai un senso alle cose che vedo, fa uscire la musica dai miei simulacri incantati ad immaginarti. Amami per nulla, per tutto, adesso così senza rendez vous, amami perché hai capito…o fingi con un sorriso che io sia ancora il ragazzo dai capelli rossi e gli occhi chiari che avresti potuto amare". Attendo una risposta da una vita ma mi giungono solo frasi a metà, difficili da interpretare, più adatte a un malinconico ripiego che ad una scintillant...

SUL CONFINE

Girarsi e chiedere. Credere all'illusione di capire e capirsi. Scrivere perché la mia comprensione precede la tua e riempie la notte del bisogno di noi. Le mille ragioni dell'avventura si fondono nell'unica seduzione del pioniere che comprende il confine attraversato  solo dopo esserne stato sconfitto.

UN COMPITO INFINITO

La maggioranza dei blogger è di sesso femminile ed io senza possibilità di dubbio le prediligo: lo riconosco è una mia debolezza fastidiosa ma le blogger mi intrigano e non le capisco quasi mai. Se ci rifletto appare evidente che la colpa di quasi tutti i problemi su questo blog hanno origine in questa mia predilizione. Devo confessare che fu una donna, mia madre, a spingermi a scrivere fin da ragazzino... mi guardava di sottecchi e sorrideva, credo che di nascosto leggesse poi quel che scrivevo ma non ne parlava mai, almeno non direttamente. Attorno ai 14 anni mi disse che il potere di immaginazione che mettevo nello scrivere mi avrebbe rovinato (disse così) ma che non c'era nulla da fare, l'unica cosa era farlo diventare almeno un buon italiano, la poesia della vita avrebbe fatto il resto. A volte leggendo certi blog in rete l'immaginazione si sposa ai ricordi di ambienti dimenticati, non li frequento più dai tempi lontani delle mie prime fregole adolescenziali quando ama...

POESIA DI UNA RIGA

Poesia di una riga  scorciatoia per un paradiso senza rate  posizione certa del mio vivere incerto.  Mi avvito senza fretta e sono già dentro il sogno  il cuore dentro  e gli occhi fuori a scrutare il fastidio  e la mancanza le buone maniere  e il mio definitivo commiato.

TERRONE-

Esaltare la propria terra, difenderla per principio non è gesto equilibrato e nobile sic et simpliciter: è prima di tutto una reazione fisiologica proporzionale all’aria che si respira ormai da tempo in questa Nazione. Maggiore e più insidiosa è la denigrazione continua e argomentata nei confronti del sud tanto più immediata e stizzosa è la mia reazione.

BENIGNI, L'ANIMA E LA CULTURA DELLO SPIELBERG

Benigni è un guitto di spessore perché possiede una misura furba istintiva che esula dalle accademie e dai circoli culturali nobili e affermati. Lui dà sempre l’impressione di essere passato per caso, di venire dalla strada e che sta per tornarci da un momento all’altro. E’ capace di dire cose alte e sorprendenti all’interno di un contesto mediocre e lacunoso: asserire e smentire contemporaneamente, blandire e urtare allo stesso tempo sempre con un sorriso che pare debba funzionare come un viatico ad una perenne assoluzione. Benigni ci ha ricordato una cosa cui nessuno ormai fa più caso, noi siamo una nazione in cui la cultura è nata prima ancora della nazione, e la cultura quella vera, avvicina e non divide, la cultura è un faro nella notte delle ideologie parziali, un patrimonio da difendere e da offrire a chi vuole conoscerlo. Non ha detto che dobbiamo “svenderci” al primo offerente, ha riaffermato invece la necessità di un risveglio dalla notte delle mediocrità spacciate per assi...

Nessun rimpianto, la vita soltanto e l’amore o l’idea di esso, il profumo che chiunque lo abbia provato non dimenticherà perchè è una necessità senza do ut des, senza formalismi, senza età… solo io e quell’idea viva e terribile.

Sul confine

A PALERMO IN PRIMAVERA, UN THE IN SALOTTO E IL FUTURO IN AGGUATO

Mi fa impressione rileggere e ripubblicare questo testo scritto  nella mia casa paterna circa trentanni fa: una grande malinconia e la certezza che se queste emozioni non fossero state fissate nero su bianco io oggi le avrei quasi dimenticate. Scrivere aiuta a vivere? Certamente aiuta a non dimenticare. Dentro queste righe c'è una parte importante della mia seconda vita, un fardello pieno di luci e ombre, di volti e voci ormai perse per sempre. Quello che cercavo allora non l'ho ancora trovato. Maggio 1979.Prima di andarmene a cercare altrove quello che avevo considerato perso qui.  Dal balcone di casa mia si vede il mare; il golfo, per intero, dall'Addaura all'Aspra, l'ho sempre davanti agli occhi. E' un invito perenne a partire: non so quando lo prenderò sul serio, so soltanto d'essere diventato una corda di gomma, estensibile a piacere, adattabile a varie misure. Niente e nessuno può raggiungermi, io ho ancora paura! Trascino le mie giornate, in pratica f...

ORTIGIA

Stasera ad Ortigia la sera scende placida e piena di richiami sonori: dai grandi alberi sul lungomare gli uccelli si apprestano a lasciare spazio alla notte che viene. Non lo sentite l'eco lontana della voce di Dionisio... non avvertite il passo lento di Archimede sospeso dentro i meandri della sua mente in ricerca costante? Stasera il mare è un breve sentiero tra questa costa e l'altra immaginata, sognata, pensata. Studiata. E ' vicina la Grecia, comune lo Ionio profondo e ventoso, comuni i visi e i colori: questo è il Mediterraneo signori, la nostra fonte unica in cui si sono rispecchiati i sogni delle generazioni per millenni. Questi siamo noi e i nostri miti terribili e fanciulleschi assieme, la nostra poesia di vivere e pensare di essere eterni nel ricordo degli altri, nella letteratura degli altri. Noi siamo la Grecia vecchio e sordo professore dei soldi mancanti, tu forse no ma noi veniamo da lì. Una vita rincorrendo lo spread, il mercato, la finanza dei numeri astro...

UN'ABITUDINE -

Non è di alcuna utilità fingere una positività che non mi appartiene da tempo immemorabile o addirittura scriverne: non si deve mai scrivere prostituendosi alla necessità sociale del momento. Così mi rendo conto ogni giorno di più di quanto sia "naturale" e triste questa mia reiterata abitudine sintattica e concettuale, quanto sia limitante ma ineludibile il mio modo di scrivere...o riscrivere. Le pagine sono moltissime e variamente addobbate ma il blog è unico!