Non chiuderò del tutto le porte alla mia espressività virtuale, cancellare definitivamente ciò che si è scritto con passione e attenzione significa uccidere l’autore di quelle parole, in questo caso un suicidio. Mi piace pensare, diversamente, che una riga sopravviva al suo autore… a volte penso che mi piace anche l’idea che qualcuno se ne appropri e la faccia sua e anche questo è fuori dalle regole e dal galateo della blogosfera ma è un concetto difficile e pericoloso da definire. Quando arriva puntuale la sera io sfioro le superfici dei miei pensieri ad occhi chiusi per riconoscerli al tatto, per sentirli fluire, riconoscermi in essi e capire dove li ho traditi; non esiste palcoscenico adeguato a questo dietro le quinte, solo sussurri che giungono deformati dall’attesa e dal bisogno.
Omologazione non richiesta ora mi porta su wordpress. Ma solo per gli articoli precedenti al primo. Surfinia
RispondiEliminaCi sono 2 versioni di Omologazione: quella su Blogspot è la prima creata nel 2007, contiene 145 post , sono tutti programmati con un mio criterio e appariranno tutti.
EliminaLaltra versione l'ho creata qualche anno dopo su WP, contiene 220 post, la sto risistemando in questi giorni prima di tornare in ospedale e il criteri è identico. Programmazione e ricordo. Le 2 maggiori piattaforme per blog non comunicano facilmente tra loro questo fu allora il motivo dei cloni, ma in quei tempi ancora ci credevo, rispondevo e commentavo, la vita non mi stava abbandonando. Quando 3 anni fa c'è stato il crollo ho cercato di distrarmi. Variando, ricucendo, usando alcune mie risposte, stravolgendo insomma i lunghi post originali mi sono divertito seriamente nel tentativo di usare fino in fondo il web e l'ipertesto. Questo blog che leggi ne è un esempio ma anche gli altri lasciati in rete con misure diverse e diversi aspetti lo sono..
Questo resterà per quanto tempo non mi è dato sapere. Io sto morendo, rispondo quando posso ma non durerà ed è giusto così.
La crudezza con cui annunci la tua fine imminente, colpisce. Mi sono chiesta tante volte come vivrei conoscendo la mia 'data di scadenza'. Tu lo stai facendo, con una certa approssimazione, certo. Mi chiedo come vedrei le questioni irrisolte che mi pesano addosso, i rapporti con le persone coinvolte, che pensano di procrastinare sempre, come se il tempo a disposizione fosse infinito, ostinandosi ad attendere il momento migliore del presente. Probabilmente per molte cose ci sarebbe solo il 'qui e ora'. Non sono convinta sia un male. Surfinia
RispondiEliminaNon puoi avere certezza di certe cose finchè non ci sei dentro. Dipende poi da come sei fatto e da come hai vissuto, il qui ed ora non è una soluzione malvagia...ritengo il tuo commento una forma di amore, grazie. Sono un medico e non posso nascondermi certe condizioni, conosco troppo di come funzioniamo. D'ora in poi non ci sarà più la moderazione.
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