E’ proprio uscendo da questa mia dimensione di blogger che avverto la caduta. Dentro queste stanze familiari che conosco a menadito, dentro questo riflesso immutabile e senza età non vivo conflitti dannosi o insormontabili. Da fuori la percezione dell'inutilità del tutto combatte ogni giorno con la necessità e la bellezza dell'esistenza e ogni tanto si esce sconfitti. Scriverlo è esorcizzare il pericolo e la morte.
Qui dentro le vicende esterne giungono ovattate. Come le pareti spesse di una caverna, si viene separati e protetti. Un'illusione, certo. Ma è utile avere un rifugio, quando serve. Surfinia
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