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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Anche in Iran c'è un'opposizione

GLI IRANIANI ANTI REGIME CHE RISCHIANO LA VITA OGNI GIORNO HANNO UNA OPINIONE BEN DIVERSA DAI PACIFISTI IN POLTRONA DI CASA NOSTRA. QUALCUNO SI DOMANDERÀ PERCHÉ?  «Il mio cuore sanguina per il nostro popolo, non per un regime fondato sul sangue». Non piangono certo la morte dei pasdaran, gli oppositori del regime di Teheran. In molti casi fanno silenziosamente il tifo per Israele, comunque sono pronti a fare la loro parte, per la spallata definitiva al regime oppressivo degli ayatollah. È un passaggio drammatico per le sorti del loro Paese. E i dissidenti, gli esponenti della vasta e articolata diaspora iraniana, lo vivono con lucida speranza. La speranza è che la guerra appena scatenata possa segnare finalmente anche uno storico passaggio di regime. Sanguina e spera, il cuore di Masih Alinejad, attivista nel mirino del regime fanatico di Khamenei, da tempo in esilio negli Usa. Protagonista della campagna contro il velo obbligatorio, negli anni è diventata un volto simbolo dell...

GENOCIDIO

Un grido che fa rumore. Ma non verità. “Genocidio.”  È la parola che da settimane rimbalza tra talk show, piazze, post social e aule occupate. Una parola devastante, che dovrebbe essere usata con cautela, pesata sul filo del diritto internazionale. E invece, in Italia, è diventata uno slogan da applauso facile.  Genocidi riconosciuti o storicamente accertati  Genocidio degli Armeni  Olocausto (Shoah)  Holodomor (carestia in Ucraina sotto Stalin)  Genocidio in Cambogia  Genocidio del Ruanda  Genocidio di Srebrenica (Bosnia)  Genocidio degli Yazidi (da parte dell’ISIS)  Genocidio degli Uiguri (Cina)  Il copione è pronto. Basta recitarlo. Negli studi televisivi, lo schema è collaudato: giornalisti ideologicamente allineati, ospiti selezionati, una lacrima sul volto e la condanna è servita. Chi prova a raccontare il 7 ottobre? Zittito. Chi osa nominare Hamas? Ignorato.  La complessità non ha spazio tra una indignazione programmata ...

Israele come democrazia fallita?

In questi giorni sento ripetere con troppa leggerezza che "Israele è un esperimento fallito di democrazia perché non ha una costituzione", e che questa "mancanza" dimostrerebbe una volontà di espansione colonialista. Prima di lanciare giudizi categorici, forse varrebbe la pena fermarsi su due punti: 1. L’Italia è davvero così diversa? 2. Perché Israele non ha una costituzione? (E il motivo non è l’espansionismo). 1. L’ipocrisia italiana: la nostra "democrazia zoppa" Pasolini, già negli anni ’70, denunciava le contraddizioni dell’Italia post-fascista: una magistratura ancora piena di ex fascisti, un sistema politico in cui il Partito Comunista – pur maggioritario tra i lavoratori – non poteva vincere le elezioni, grazie al combinato disposto di Democrazia Cristiana, CIA e Guerra Fredda. Eppure, nessuno si sogna di definire l’Italia una "democrazia fallita". Anzi, oggi ci permettiamo di pontificare su Israele, ignorando comodamente: Il nostro...

L'offensiva

A poche ore dall'inizio dell’offensiva di Israele contro il regime iraniano – una guerra difensiva, se mai ve ne fu una, considerando che la Costituzione dell’Iran prevede esplicitamente l’eliminazione di Israele e che Teheran ha costruito una "cintura di fuoco" di milizie ostili attorno allo Stato ebraico – le reazioni di una certa sinistra non sorprendono, ma restano moralmente inaccettabili.  Oggi, una parte del cosiddetto "antimperialismo" si è trasformata in un’apologia dei peggiori regimi reazionari: sostiene Putin, difende Assad e, in questo caso, giustifica l’Iran, ribaltando la realtà in una chiave grottesca. Per non vedere chi sia davvero l’aggressore in questo conflitto, bisogna essere accecati da anni di propaganda ideologica.  La "Rivoluzione" iraniana è stato un colpo di Stato reazionario Innanzitutto, è necessario smettere di definire "Rivoluzione" il colpo di Stato del 1979 in Iran. Una rivoluzione autentica implica un progre...

Fascisti

Il problema non è che sono fascisti, il problema è che non lo sanno, questo nella migliore delle ipotesi è ciò che ci dicono. Diciamo fascisti, chiaramente, per semplificare. Perché potremmo fare riferimento a quell'altro schifo che fu il comunismo. O al fondamentalismo religioso, che loro credono tanto lontano dai loro schemi di pensiero. O ancora potremmo usare un'espressione-ombrello definendoli "totalitari" .  Questa, a ben vedere, è quella che più si attaglia. Il fascismo, il comunismo, il fondamentalismo religioso e tutte le schifezze che derivano dalla combinazione di questi fattori hanno una cosa in comune. Credono di avere trovato una qualche "verità" fondamentale, sentono la missione di conformare la realtà che li circonda a questa rivelazione e lo fanno "senza se e senza ma". Poveri idioti.  Considerano uno spreco di tempo e persino una forma di ingiustizia consentire ad una idea diversa dalla propria di esprimersi. Se esiste una verità...

Antispecismo contemporaneo

Ieri discutevo di veganismo con alcune persone e, avendo fatto attivismo a lungo, mi sono trovato a riflettere su un problema che cercherò di sviluppare qui.  L'antispecismo contemporaneo, così come molte altre forme di moralismo ideologico, si basa su un'adesione acritica a un "obbligo morale" astratto - un imperativo categorico di stampo kantiano dove l'azione viene giustificata da un dovere universale, svincolato dalle conseguenze concrete. Il punto critico, analizzato attraverso Nietzsche e Stirner, è che questo approccio trasforma l'agire umano in una sottomissione a "spettri" - entità metafisiche come la Morale con la maiuscola, il Dovere Assoluto, il Bene trascendente - che si antepongono all'individuo reale, annullandone l'autonomia nel nome di un principio superiore.  In questo schema, i movimenti sociali e persino le religioni diventano facilmente strumentalizzabili, come dimostra il caso di Hamas o, su un altro versante, certe de...

Un blog siciliano

Un mondo fatto di parole, qualche immagine e della musica, aria… aria e immaginazione. Io posso metterci qualunque cosa dentro, anche quello che chi scrive non si è mai sognato di dire…e questa è una cosa terribile. E’ l’aria, la mancanza di identità che ci fa volare via, ci svena, ci esalta, ci stupra ci inganna e ci affascina. Qualcuno invoca i doppi sensi, perchè non i tripli o i quadrupli dico io? Proviamo a ritornare elementari. Minimi. O ci fidiamo di quello che siamo e non rivendichiamo sovrastrutture che non ci servono, oppure muoviamoci circospetti come una belva assediata dai cacciatori. Ho fatto la belva per qualche tempo e sono pieno di cicatrici, però mi fido del mio intuito: c’è del marcio in Danimarca ma non bisogna prendersi troppo sul serio, sono in pochi a saper recitare il monologo “essere o non essere”. Io per esempio mi sono stancato: ho scelto sono e chi s’è visto s’è visto. Lo dico senza orgoglio ma con pacata rassegnazione, ho piena coscienza dei miei limiti. Re...

Esportazioni

Parte inevitabile la solita obiezione moralista: "Ma allora non abbiamo imparato nulla dall’Iraq e dall’Afghanistan? Esportare democrazia con la forza non funziona!"   Bene, questa retorica è non solo sbagliata, ma profondamente disonesta.  1) Israele non è l’Occidente, e non sta "esportando" nulla L’equiparazione tra Israele e le guerre occidentali in Medio Oriente è un falso storico. L’Occidente intervenne in Iraq e Afghanistan con ambizioni egemoniche, spinte da calcoli geopolitici e (in alcuni casi) da ingenuità ideologica. Israele, invece, non è un impero: è uno Stato sovrano circondato da entità che negano apertamente il suo diritto a esistere. Chi parla di "lezione dell’Iraq" dimentica che Israele non confina con la Svizzera o il Belgio, ma con Hezbollah, Hamas e un Iran che finanzia milizie per annientarlo. Non si tratta di "esportare democrazia", ma di sopravvivere. Se altri popoli oppressi dal fondamentalismo islamico (come le donne i...

Strategia americana

Col senno di poi la strategia di Donald Trump è stata perfetta. Presa la decisione (giusta) di intervenire militarmente al fianco di Israele per eliminare i principali siti nucleari iraniani ancora operativi, ha lanciato una cortina fumogena. In questo breve lasso di tempo ha posizionato le navi da guerra, messo in movimento gli aerei militari e permesso al personale americano presente nell'area di allontanarsi in relativa sicurezza. Come bonus aggiuntivo ha anche dimostrato la folle inutilità dei leader europei, disposti - ancora e nonostante tutto - a trattare con uno dei regimi più brutali della storia recente il cui unico obiettivo era ottenere un'arma di distruzione di massa. Le superbombe e i missili che hanno cancellato i siti nucleari di Fordow, Natanz ed Esfahan (questi ultimi due già duramente bersagliati dagli israeliani) passeranno alla Storia. Non solo cambieranno (in meglio) il Medio Oriente, ma certificano in maniera definitiva i nomi degli unici leader in grado...

Ancora una guerra

L'attacco preventivo contro il programma nucleare iraniano iniziato questa notte dall'IAF non rappresenta una semplice azione difensiva, ma l'inizio di una lunga offensiva i cui preparativi (militari e di intelligence) sono durati anni. L'Iran, come prevedibile, ha già risposto all'attacco lanciando su Israele oltre 100 droni (non ancora arrivati a destinazione, nel momento in cui scrivo). Non è più tempo per azioni fini a se stesse, per indorare la pillola di fronte all'opinione pubblica, l'Iran ha risposto subito per la stessa ragione per cui Israele ha colpito i siti nucleari. Persino l'ONU nei giorni scorsi ha messo in guardia il mondo: l'Iran ha oggi sufficiente uranio per costruire almeno dieci bombe atomiche. Non c'è più margine d'errore: quando gli attacchi cesseranno o non esisterà più speranza per il futuro di Israele (e non solo) o non esisterà più il programma nucleare iraniano. Nonostante i rischi concreti della guerra in corso,...

BLACK LIVES MATTER?

BLACK LIVES MATTER? NO, DIREI PROPRIO CHE LE VITE DEI NERI NON CONTANO SE NON SI PUO' ATTACCARE L'OCCIDENTE. Durante la prima presidenza Trump esplosero le rivolte contro il razzismo USA. Lo slogan principale fu "Black Lives Matter", ovvero "le vite dei neri contano". Ero un po' perplesso sul fatto che il movimento fosse solo statunitense, e non si occupasse delle vite dei neri fuori dagli USA, a partire dall'Africa e Haiti dove i morti sono numerosissimi. Oggi vediamo che il movimento di indignazione progressista si è spostato sui palestinesi. E ancora una volta, l'Africa è dimenticata. Non solo, le tante ONG sono concentrate sempre di più solo su Gaza, e i fondi vengono tolti all'Africa (anche da parti dei governi occidentali). Un abominio, se pensiamo a come in Africa muoiono 3 milioni di bambini all'anno sotto i 5 anni (dati di Save the Children). Di fronte a questi numeri, che per capirci sono 8219 bambini morti al giorno, capite ...

La superiorità

Il presupposto di una superiorità morale intrinseca della sinistra rispetto alla destra – spesso dipinta in modo caricaturale come fascista e retrograda – merita una decisa messa in discussione. Questo mito, radicato in una narrazione autoassolutoria, non regge a un esame serio della realtà, soprattutto quando si osservano le alleanze e le contraddizioni della sinistra contemporanea. Prendiamo un esempio emblematico: mentre la destra italiana, con Giorgia Meloni, si schiera senza ambiguità a fianco dell’Occidente e di Israele di fronte all’aggressione jihadista del 7 ottobre, una parte della sinistra europea (e non solo) ha mostrato simpatie per cause che poco hanno a che fare con la libertà. Si pensi a chi, in nome di un antimperialismo distorto, difende Putin – l’aggressore di Kiyv – o giustifica gli ayatollah iraniani, i talebani, o persino Hamas, movimento terrorista che opprime tanto gli israeliani quanto i palestinesi.  La retorica della sinistra si fonda su un suprematism...

Capovolgimento

In queste settimane, mentre Israele risponde all’aggressione iraniana – una guerra strisciante che dura da 46 anni – i suoi alleati italiani stanno sperimentando ogni possibile linea di difesa per giustificare il regime degli ayatollah. La più patetica è quella che dipinge l’Iran come vittima innocente e Israele come bullo aggressore.   Oltre all’assurdità storica del considerare Israele Occidente (Israele è un paese composto in larga parte da ebrei espulsi dai Paesi musulmani nel 1948, con 850.000 profughi dimenticati dal mondo), questa tesi ignora un principio fondamentale: essere deboli non significa avere ragione. Tempo fa guardavo un documentario. Un macaco, incurante del pericolo, provocava ripetutamente un leopardo: gli tirava la coda mentre dormiva, per poi fuggire sull’albero. Dopo tre o quattro volte, il leopardo – stanco e infastidito – lo uccise con un solo movimento. Il macaco era una vittima? In termini umani, forse parleremmo di eccesso di legittima difesa, ma la v...

Domani

Io guardo il cielo sopra di me e voglio aspettare che questa sera smaltata e sensuale si spenga e mi lasci il tempo di capire e giudicare. La mia vita dorme nell’altra stanza, qui si sente solo il ronzio del ventilatore di raffreddamento del Pc. Silenzio, che meraviglia, così sembra tutto lontano. Anche la rabbia politica e quella esistenziale. E’ il senso della vita che mi sfugge o forse non la so raccontare? Domani mi impegnerò, domani quando questo silenzio imbarazzante sarà terminato.

Barba e massacri

Andateci voi con questi Barbuti massacratori di donne. Andateci voi con questi maniaci sessuali camuffati da agnelli da padri di famiglia benevoli.  Andateci voi con questi sostenitori degli impalatori di Gaza. Ripeto impalatori.  Andateci voi da questi miserabili costruttori di tane sotterranee da cui avrebbe dovuto partire l'ultima definitiva rivolta per il massacro degli ebrei.  Andateci pure voi.  Io me ne sto qui, saldamente al fianco di una delle cose più belle che l'umanità abbia mai partorito. Io me ne sto qui al fianco di Israele in difesa della nostra civiltà. Voi fate quello che vi pare.  L'Iran degli Ayatollà, Hamas, Hezbollah e tutti i mosconi lerci che ci girano attorno teneteveli voi. Io sto con la bellezza, la civiltà, l'evoluzione. Am Israel Chai.

La guerra israele-Iran e il diritto internazionale

Due frasi si stanno ripetendo come un mantra in questi giorni, da quando Israele ha avviato operazioni contro il regime iraniano:  1. “Oddio, Israele sta operando al di fuori del diritto internazionale! Un insieme di equilibri che ha retto il mondo fino a ieri, ohibò, ma dove andremo a finire?”  2. “Quindi se la guerra preventiva la fa Israele va bene, ma se la fa la Russia no?” Entrambe meritano una risposta, ma iniziamo dalla seconda, che è logicamente la più debole. La seconda è una falsa equivalenza. Se Zelensky avesse dichiarato, come Khamenei, la volontà di distruggere Mosca e avesse circondato la Russia con un “anello di fuoco” – milizie armate, droni, finanziamenti a gruppi terroristici – allora Putin avrebbe potuto invocare una qualche forma di legittima difesa preventiva. Ma la realtà è opposta: è la Russia ad aver invaso un paese sovrano che non minacciava Mosca, e lo ha fatto per riaffermare un dominio imperiale. L’Ucraina combatte per la propria libertà, non per...

Da che parte stare

Il miglior venerdì e Shabbat di sempre. Sembra quasi Natale anticipato. Pace attraverso la forza,concetto difficile da digerire Scegliete da che parte stare. Il bene o il male. Non c'è via di mezzo. I rapporti confermano che Israele ha lanciato un chiaro avvertimento al regime islamico iraniano: se reagite, il leader supremo Khamenei, il suo malvagio figlio, i suoi consiglieri e l'intera leadership del vostro regime saranno eliminati entro una settimana. Questo è un momento storico. State dalla parte dell'umanità, non degli attivisti antisemiti della Fratellanza Musulmana che stanno contaminando l'Occidente. State dalla parte dei leoni che si stanno risvegliando... non dei mostri che hanno rapito bambini, violentato donne e bruciato vivi gli anziani, che impiccano i gay e le ragazze che non mettono il velo Gli islamisti di Teheran non hanno preso di mira solo Gerusalemme. Prima hanno puntato i loro missili sulla Mecca. Ancora una volta... Questo è quello che sono. Scegl...
Io sono stanco di discorsi memorabili, di contorsioni storiche per adeguare il proposito enunciato alla sua mancata attuazione. Sono stanco di questo paese e di molti suoi orpelli (anche la blogosfera lo sta diventando) sono stufo e nauseato anche di aver scritto quello che state leggendo. Io non ho praticamente più nulla cui attaccarmi ma non so come, rimango italiano: così come leggete, senza una vera speranza, con una tastiera, la lingua che conosco e tutto il resto. Sarò franco: per questa Repubblica ho ormai un interesse molto limitato, è andato progressivamente decrescendo negli ultimi 20 anni e recentemente si è ulteriormente ridotto.
Però in certe mattine silenziose e assenti come questa, quando apro la mia pagina mi sento pulito; non devo dire a nessuno da dove vengo e dove mi dirigo. Quello che ho scritto mi sta davanti ed io lo guardo con grande serenità. Svaniscono le discussioni, le incomprensioni, gli asti, resto io solo e pulito, senza alcuna altra specificazione. Enzo, così com'è.